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« La mia vita è la storia di un'autorealizzazione dell'inconscio » ...

Pochi lo riconosceranno: Carl Gustav Jung!!

Una delle menti più brillanti degi ultimi secoli, uno dei più geniali scienziati.

L'unico in grado di tener testa a Freud.

Per chi è innamorato dell'essere umano, del suo universo e della natura che nasconde, nonchè della materia psicologica, Jung non è uno sconosciuto scienziato pazzo, ma  uno dei più grandi scopritori di verità.

Io l'ho scoperto da bambina (stupore???) sui libri di psicologia che divoravo mentre i miei coetanei leggevano fumetti, guardavano cartoni animati e coloravano figure dai contorni precedentemente definiti.

Certo, il primo amore fu Freud, ma ben presto Jung mi stregò talmente tanto, da rivelarmi quasi magicamente, il mio stesso pensiero. Riconoscersi in qualcosa è sempre l'esperienza più adrenalinica che esista, e leggere delle idee di Jung mi portò a pensare che non ero una vaneggiatrice.

Spesso mi capita di provare un senso di impotenza nei confronti della mancanza di possibilità di poter incontrare certi personaggi... 

E' un misto di fascino e di frustrazione di fronte all'impossibilità di interagire con alcune menti ispirate. L'ingordigia di assorbirne la genialità, la speranza del transfert che la sola vicinanza potrebbe provocare.

Possiamo solo essere onorati della presenza di quest'uomo nella nostra epoca.

Non era certo il suo sogno diventare uno psico-analista, ma la vita lo portò ad esserlo e lui con saggia maestria fu altrettanto bravo a seguire il percorso che per lui era quasi ad arte, stato disegnato.

Potrebbe essere una favola la storia di Jung, per certi versi, perchè in molti svincoli che la vita spesso pone di fronte ad ognuno di noi, lui seppe scegliere semre la strada migliore per realizzare la sua ambizione. E non si limitò solo alla realizzazione di se stesso, bensì offrì al mondo, la possibilità di capirsi più in profondità.

Uno dei momenti più esaltanti della sua carrierà, fu ovviamente il travagliato incontro e la sofferta amicizia con Freud .

Fu il momento in cui si scontrarono due forze molto potenti: da una parte la razionalità dell'irrazionale, dall'altra la voglia di abbattere le barriere del limite della comprensione umana.

Jung fu coloui che  restituì finalmente all'essere umano, la storia che Freud gli aveva negato.

L'inconscio che Freud aveva stabilito essere un nostro esclusivo prodotto personale, non venne più considerato esclusivamente "individuale", ma gli si affiancò un  "inconscio collettivo", che attribuiva non solo a noi stessi la "responsabilità" di quello che siamo, bensì anche alla società che ci circonda.

Da quel momento la nostra vita e la realizzazione personale diventa quindi l'espressione di una sorta di rivalsa nei confronti dell'eterna lotta tra quello che la società si aspetta da noi e quello che vorremmo essere. L'incontro con Freud, da grande stimolo, divenne presto un momento di frustrazione quando le idee dei due si scontrarono.

Uno più conservatore, quasi timoroso di perdere il prestigio acquisito; l'altro fervente di passione giovanile per la voglia di sperimentare strade nuove verso il sostegno, l'aiuto e la guarigione del paziente. 

Non è quindi un mistero, alla luce di questa geniale e coraggiosa interpretazione dell'animo umano, capire l'importanza che uno scienziato come Jung rivesta nel mondo della psicoanalisi.

Il mistero per molti lettori, consisterà piuttosto nel perchè io abbia voluto inserirlo in questa sezione....

Come dicevo precedentemente, ho scoperto con un pò di rammarico chi sono i personaggi, le cui gesta abbiano forgiato le persone con le quali interagiamo ogni giorno.

Soubrette, calciatori e perfino personaggi inventati protagonisti di serie televisive...

Se l'avessi sognato, sarebbe stato un incubo e Freud o Jung (come già fece) ne presagirebbe lo scoppio di un imminente guerra mondiale.

La cultura è il bene più prezioso del nostro secolo. Il denaro svanisce, la salute non sempre ci assiste e tutto fa il suo tempo. Ma se guardiamo oltre, scopriamo, come fece Jung che l'istinto umano è portato a credere che non tutto finisca con la morte. Certo niente prova questa teoria ancora, ma se così fosse (io sono fra quelli che credeno in certi tipi di immortalità), allora insegnare alla nostra anima ad essere sempre meglio di quello che è stata fino ad ora, è l'unico investimento veramente saggio da fare.

Il nostro futuro, così come il nostro presente, è nelle nostre mani e nelle nostre menti .. Solo conoscendo e studiando ed evolvendo e sperimentando e avendo coraggio, saremo in grado di garantici l'eternità.

​Perchè se il nostro destino è davvero legato all'immortalità, come il nostro istinto è portato a credere, allora dobbiamo prepararci a essere persone migliori nella prossima vita, altrimenti moriremo.

by Lucia 'SiLuRo©'

 

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LA DONNA CHE SI ALZO’…​

Era il 1 dicembre 1955 a Montogomery, una donna stava tornando a casa da lavoro su un autobus. Era seduta nell’unico posto a sedere disponibile, uno dei primi nei pressi del conducente. Ad una delle fermate successive alla sua, altre persone salirono e rivendicarono quel posto, ma lei, stanca rimase cocciutamente a sedere rifiutando di cedere il suo posto ad altri.
Il bus si fermò e il conducente chiamò la polizia che arrestò la donna e  la incarcerò per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine.
Quella donna era Rosa  Parks.
Era una donna di colore ed aveva occupato un posto riservato ad un bianco. 
Quella notte 50 dei massimi esponenti della comunità afro-americana guidati da Martin Luther King, si riunirono e decisero di  reagire all’accaduto.

Iniziò il boicottaggio dei mezzi pubblici. Per 381 giorni gli autobus di Montgomery  restarono fermi e inattivi.
La protesta finì solo alla decisione della rimozione della legge che legalizzava la segregazione.
L’intero paese fu toccato da queste proteste e molte altre zone dell’America furono  conobbero la ribellione afro-americana.

La storia di Rosa arrivò alla Corte Suprema d’America che decise all’unanimità, che la segregazione sui bus pubblici dell’Alabama, era incostituzionale.
Rosa Parks era una donna di colore umile, lavorava come sarta ed era sposata. Teneva alla cultura e all’uguaglianza dei popoli.
Rosa Parks divenne un simbolo per gli afro-americani, ma dovrebbe essere un simbolo per tutti.
Battersi per quello in cui si crede, non solo a parole, ma con azioni pacifiche che possono cambiare realmente la vita di molti, dovrebbe essere un insegnamento di fondamentale importanza che tutti dovremmo cogliere, accettare e trasformare nel nostro quotidiano.
Rosa Parks incarna non solo la volontà di non essere più solo un corpo, ma il desiderio di essere riconosciuta anche e soprattutto come individuo, come mente utile e necessaria allo sviluppo e all’evoluzione dell’umanità. Ovviamente intendendo un evoluzione positiva.
Sapere che un essere umano da solo, può essere capace di generare tanta forza da cambiare con il proprio esempio generazioni di esseri umani e leggi e usanze e popoli, dovrebbe essere fonte per ognuno di noi di orgoglio e di altrettanta forza.

Viviamo momenti storici  e politici, in cui sembra che nessuno di noi possa esser più padrone di se stesso. Vogliono portarci a credere che non valiamo neanche più la vita che viviamo, ma non è così.
Una sarta ha cambiato a 42 anni la storia e ha regalato alla sua comunità la possibilità di scegliere se continuare a essere schiavi o se riprendersi la propria libertà.
"Sapere" come sempre, fà la differenza. Nessuno a scuola mi ha spiegato chi fosse Rosa Parks. Ma la mia voracità e curiosità mi ha fatto incontrare, seppur a distanza di anni e di continenti, questa donna.

Una delle tante che mi ha insegnato l’importanza della libertà e della dignità.
Qualcuno diceva STAY HUNGRY, STAY FOOLISH … dovrebbero inserirlo nei mantra da recitare alla mattina.

Non smettete mai di cercare e di studiare…

... non smettete mai di essere migliori solo così resterete liberi.

​by Lucia 'SiLuRo©'

Nata dall'ispirazione di un momento, nutrivo seri dubbi su questa sezione... I dubbi riguardavano la scelta dei personaggi di cui raccontarne la storia. Ero abbastanza frustrata non tanto sul "come", ma sul "chi". Così ho fatto un sondaggio e ho scoperto che alla fine dei conti, quando si dice che siamo una generazione cresciuta davanti alla tv, si dice proprio la più cruda e traumatica delle verità. E quando ho visto che l'alternativa alle mie pallose biografie era rappresentato da personaggi della tv e addirittura da protagonisti di serie televisive inventati, le mie paure sono svanite.

Stili di Vita... vuole raccontare storie di persone che hanno REALMENTE lasciato un segno nella nostra epoca. Talvolta l'hanno mutata storicamente, cambiando assetti di nazioni , mutando generazioni di pensieri, altre volte l'hanno solo abbellita...

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